Ortodonzia

ortodonzia

L’ortodonzia si occupa, tra le altre cose, della prevenzione e del trattamento del mal posizionamento dentale, delle anomalie delle ossa mascellari e dello sviluppo dei denti stessi. Questa disciplina studia pertanto la ricerca dei migliori rapporti tra le strutture dentarie, scheletriche e quindi facciali di ogni persona.

La terapia per il corretto allineamento e rapporto dentale è rivolta a pazienti di tutte le età, anche se il trattamento del problema nel momento ideale dello sviluppo fisico comporta il maggior risultato con il minimo impegno da parte del paziente. Per questo motivo, è consigliabile effettuare una prima visita ortodontica attorno ai 4-6 anni, inserendola tra le visite di routine dei bambini in crescita.

La pratica ortodontica si basa sull’impiego di dispositivi, fissi o rimovibili, che producono movimenti guidati dei denti e modificazioni delle strutture scheletriche facciali e dei tessuti di sostegno del dente (gengiva ed osso alveolare). La scelta terapeutica verso l’uno o l’altro presidio dipende dall’età e dalle indicazioni cliniche. Per ogni paziente è dunque necessaria un’attenta analisi ortodontica per stabilire quale terapia sia più idonea ed efficace. Di seguito, si elencano alcune delle tipologie più classiche di trattamento ortodontico.

L’apparecchio per denti, o apparecchio ortodontico, è un dispositivo medico individuale installato sulla dentatura per ottenere una corretta relazione tra le arcate dentali e quindi un bel sorriso.

L’ortodonzia fissa tradizionale si avvale di apparecchi fissi che non possono essere rimossi dal paziente. L’apparecchio è composto da due parti: i brackets cementati sui denti e gli archi metallici che collegano i singoli elementi e permettono gli spostamenti grazie alla loro forza elastica.
Il trattamento con l’apparecchio fisso tradizionale è indicato sia per gli adulti che per i ragazzi. In quest’ultimo caso viene iniziato quando è presente buona parte o la totalità dei denti permanenti, intorno ai 10-14 anni di età.

attacchi estetici

Gli attacchi ortodontici o “brackets” sono gli attacchi dell’apparecchio fisso e vengono applicati sui denti tramite una procedura comunemente nota con il termine di “bonding”. L’apparecchio classico può avere tali attacchi sia in metallo che in porcellana o materiale plastico: in quest’ultimo caso, si parla di attacchi estetici.

In alternativa, l’ortodonzia linguale rappresenta una soluzione terapeutica estetica che, in alcuni casi, può rendere il trattamento ortodontico molto più accettabile anche del punto di vista psicologico. Difatti, questa tecnica consente di applicare gli attacchi dell’apparecchio ortodontico sulla parte interna (o linguale) del dente, rendendo il dispositivo invisibile dall’esterno.

allineatori trasparenti

Negli ultimi anni è stata sviluppata una tecnica ortodontica che ha permesso di evitare l’applicazione di “fili” e attacchi sui denti. Questa tecnica, infatti, si basa sull’utilizzo di una sequenza di mascherine rigide e trasparenti. Normalmente, una mascherina deve essere indossata per 14 giorni, dopodiché la spinta si esaurisce e si passa alla mascherina successiva.

Il vantaggio principale di questa tecnica, oltre alla trasparenza dei dispositivi, è che le mascherine si possono togliere per mangiare o per appuntamenti importanti se considerate fastidiose. Lo svantaggio è che non tutti i casi possono essere risolti grazie ad esse, e il loro utilizzo deve essere regolare, pena l’allungamento dei tempi di trattamento o il mancato raggiungimento dei risultati prefissati.

Questi motivi rendono il trattamento più indicato nei pazienti adulti, generalmente più collaborativi e desiderosi di dispositivi meno evidenti. Nei bambini un apparecchio convenzionale, non rimovibile dal paziente, è molto spesso la scelta migliore.

trattamento intercettivo

Il trattamento intercettivo costituisce la prima fase di cura ortodontica, affrontando problematiche prevalentemente di tipo ortopedico e funzionale, andando ad intercettare pericolose abitudini viziate, modulando la crescita dei mascellari e guidando l’eruzione dei denti permanenti.

Il trattamento può avere inizio tra i 6 e i 9 anni e vuole creare i presupposti per uno sviluppo più armonico e le condizioni per un trattamento successivo più facile e breve per il paziente. È in questa fase dello sviluppo che, con dei dispositivi spesso definiti “funzionali”, è possibile stimolare o frenare la crescita delle ossa orali a seconda dell’esigenza terapeutica.
In genere queste apparecchiature sono “mobili”: non sono cioè incollate ai denti, ma semplicemente si appoggiano ad essi e alle mucose, con la possibilità di essere rimosse dal paziente contrariamente alle cosiddette “apparecchiature fisse” (i classici brackets). Ovviamente questa non è una regola: alcuni fra i dispositivi di ortodonzia intercettiva più diffusi, come gli espansori rapidi del palato, sono ancorati in vario modo per permetterne la funzione e non possono essere rimosse dal paziente.

Contenzione Ortodontica

La contenzione è l’ultima fase del trattamento ortodontico. È il momento in cui si rimuovono i dispositivi “attivi” e si passa alla stabilizzazione dei risultati raggiunti. Questa fase è molto importante poiché permette di consolidare e mantenere quanto è stato ottenuto con il trattamento ortodontico.

I dispositivi di contenzione possono essere fissi o rimovibili. I dispositivi mobili di stabilizzazione sono progettati per mantenere i denti nella loro posizione fino a quando l’osso e le gengive non si adattano alle modificazioni indotte dal trattamento. La loro sospensione progressiva permette di testare il grado di stabilità raggiunto con il trattamento.
In questa fase l’impegno del paziente è ridotto, le visite sono meno frequenti, e l’ortodontista fotografa il risultato ottenuto per monitorare ogni possibile modificazione.