I “disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare“ (ATM)
comprendono una varietà di condizioni cliniche che coinvolgono i muscoli della
masticazione, l’articolazione temporo-mandibolare e le componenti tissutali
limitrofe.
Il sintomo più frequente è il dolore localizzato
ai muscoli della masticazione e alla zona preauricolare, che può essere dovuto
a traumi, stress muscolare, fenomeni infiammatori o degenerativi (artriti o
artrosi) o a condizioni anatomiche particolari come la lassità ligamentosa.
A volte, i muscoli della masticazione possono andare incontro a
spasmo (contrattura), causando dolori anche molto forti alla testa e al
collo oltre a difficoltà di apertura della bocca, che può aprirsi in
maniera limitata o asimmetrica. Sono frequenti anche rumori articolari in
forma di click, crepitii o schiocchi.
La terapia è rivolta alla riduzione del dolore, al miglioramento della funzione e al rallentamento della progressione dei processi patologici, al fine di ripristinare un normale stile di vita. Questa può includere cambiamenti delle abitudini viziate, controllo dello stress, esercizi di mobilità, apparecchi intraorali rimovibili appositamente personalizzati (Bite), trattamento farmacologico, fino ad arrivare a trattamenti più complessi dal punto di vista della multidisciplinarità. In prima istanza vanno identificate le cause, segue la terapia.
Il Bite, detto anche placca di Michigan o di stabilizzazione, facilita il rilassamento dei muscoli masticatori, protezione ai denti e alle articolazioni temporomandibolari, redistribuzione delle forze occlusali, e costituisce dunque un valido strumento terapeutico in molti casi di bruxismo. Il processo di fattura e mantenimento del Bite è importante per trattare le problematiche presenti. Perciò, dopo aver realizzato questo dispositivo medico individuale (su misura), è fondamentale controllarne integrità, adattamento e rapporti occlusali per garantirne la corretta funzione nel tempo.