Scopertura dei Canini Inclusi a Fini Ortodontici
L’inclusione dentaria o disodontiasi è un disturbo nell’eruzione di un dente che causa una mancata collocazione dell’elemento nella sua sede corretta entro il normale periodo di crescita e sviluppo. Nella maggior parte dei casi, la disodontiasi è causata da un orientamento scorretto del dente o dalla mancanza di spazio utile nell’arcata dentale per l’eruzione dello stesso. Dopo i denti del giudizio, i canini superiori sono i denti che maggiormente manifestano questa anomalia.
Il canino è un dente fondamentale nel sistema stomatognatico per l’importanza che riveste nel garantire una buona occlusione, oltre ad avere una notevole rilevanza nell’estetica del sorriso. La presenza di un canino incluso determina quindi una serie di conseguenze, come la possibile compromissione della funzione occlusale e dell’estetica, la riduzione dell’ampiezza dell’arcata dentaria, e, talvolta, dolore riferito.
Intervenendo con le corrette modalità e nelle tempistiche adeguate, tale problema può essere trattato con ottimi risultati, evitando la possibilità di incorrere in ulteriori problematiche come il riassorbimento radicolare dei denti adiacenti ai canini inclusi o complicanze nel trattamento ortodontico futuro.
Il trattamento operatorio per la disinclusione si diversifica secondo i casi e le caratteristiche dell’arcata dentale di ogni paziente. In ogni caso, l’approccio terapeutico è multidisciplinare e prevede l’intervento di un team di specialisti, di cui ortodonzista e chirurgo orale costituiscono il nucleo fondamentale.
Il trattamento di questa condizione può costituire un percorso piuttosto lungo, che deve essere compiuto tenendo in considerazione le difficoltà psicologiche alle quali può andare incontro il giovane paziente. La paura del dolore e la “vergogna” che i bambini provano quando sono costretti a portare l’apparecchio sono elementi che non devono essere assolutamente sottovalutati o minimizzati.